L'agriturismo del mese della Cia Salerno

Agriturismo “La Vammora” di Luciano Piserchia



TRADIZIONI CULINARIE DI CASA MIA

L'Agriturismo di Luciano Piserchia è situato a Laviano in una delle zone più suggestive ed incontaminate dell'Alta Valle del Sele, al confine con la provincia di Avellino e la Basilicata, in un territorio ricco di boschi e faggete a ridosso della Riserva naturale del WWF Monte Eremita-Marzano istituita nel 1993. Il paese, circa 1500 abitanti, è stato interamente ricostruito in seguito al sisma dell'Irpinia del 1980. Molti, soprattutto giovani, hanno abbandonato il paese, che ha registrato in questi anni un preoccupante calo demografico. Luciano Piserchia invece è ritornato a Laviano per tentare l'impresa di avviare un'attività agrituristica in un zona posta ai margini dei circuiti turistici ed enogastronomici della provincia.  E' la scommessa di Luciano Piserchia, 27 anni,  è nata dalla ristrutturazione, nel giugno del 2011, di un'antica casa colonica del padre immersa in un'oasi di quiete nella campagna dove si può riscoprire un nuovo e felice rapporto con la natura. Nel creare l'agriturismo Luciano Piserchia ci sta mettendo tutta la sua passione per la cucina e l'amore per questo territorio. Oltre ai sogni. Non è solo. Lo staff è di tutto rispetto. Comprende la sua compagna Caterina Doygopoliuk, ucraina, laureata in Tecnologie Alimentari, suo fratello Gerardo Piserchia e l'esperienza culinaria e di ospitalità della madre Maria Teresa Torsiello che costituiscono le premesse forti per il decollo di un progetto ancora " work in progress" ma che promette bene. Luciano ha anche creato un "marchio" per i prodotti "Made in Laviano" e dintorni. Nella struttura non è ancora possibile il soggiorno ma già nell'accogliente spazio per la ristorazione si apprezza una cucina all'insegna della tradizione e di un'alimentazione sana. La cucina casereccia propone una varietà di piatti semplici e genuini realizzati secondo le antiche ricette della tradizione contadina. Si può cominciare con le "mitiche" "taratelle" fatte in casa, una storia antichissima, specialità delle massaie di Valva preparate nell'agriturismo nella variante lavianese seguendo i dettami della tradizione. Si passa poi agli arrosti e al vero "fiore all'occhiello": il delizioso caciocavallo di Laviano preparato e servito in varie versioni. Lo staff de "La Vammora" cui non mancano le idee, ha elaborato due nuovi piatti: il primo porta in tavola ravioli al caciocavallo, con ricotta, funghi e pancetta; il secondo bistecche di maiale alla "vammorese" con cipolla e pasta di caciocavallo. Rigorosamente certificata la provenienza delle carni e la carta d'identità dei formaggi a garanzia dei consumatori. Non possono mancare i dolci tipici, biscotti e taralli caserecci, frutta e ortaggi freschi e di stagione. I prezzi oscillano dai 20 € a 25€ a persona. L'agriturismo è aperto tutto l'anno. (Walter Brancaccio)

 

Contatti:

Agriturismo La Vammora 84020 Laviano (SA)

Cell: 366 4680135 E-mail: agriturismolavammorra@hotmail.it

 

Le ricette dei nostri agriturismi

L'Agriturismo La Vammora di Luciano Piserchia nell'invitarvi a degustare i propri piatti, regala ai lettori di AgriCultura una ricetta tipica dell'Alta Valle del Sele.

 

  "TARATELLE" ALLA LAVIANESE

    Ingredienti per 5 persone

"La taratella" è una pasta all'uovo di forma triangolare e lunga, di origine tarantina importata a Valva verso la fine del 1800 da persone provenienti da Taranto, venute a lavorare a Valva a corte del Marchese d'Ayala. Pur essendo un piatto tipico di Valva, viene comunque proposta nel nostro agriturismo con sede a Laviano perchè mia madre è di origine valvese.  Il nostro piatto viene chiamato "Taratella alla lavianese" perchè viene condita con due prodotti di nicchia originari di Laviano: caciocavallo e funghi (cardoncelle) coltivate nel territorio.

- 500g di farina
- 2 uova fresche
- acqua quanto basta
- una donna valvese per impastare, perchè per i valvesi è un culto
- 200g di cardoncelle
- 200g di caciocavallo
 
Preparazione
Impastare normalmente farina, acqua e uova; fatto l'impasto stenderlo con un matterello normale, rendendolo a forma di sfoglia un pò più spessa della lasagna, poi intagliarla con un matterello rigato, chiamato appunto  taratella. Fatta la pasta, si mette in cottura e nel frattempo si preparano i funghi già trifolati, in una padella con olio e aglio. Cotta la pasta, si scola nella padella con i funghi e si gratta sopra il caciocavallo, si fa amalgamare il tutto e quando il caciocavallo si scioglie filando, si impiatta e si aggiunge dell'altro caciocavallo con un filo d' olio.

P.S. Per gustare questo piatto bisogna venire nel nostro agriturismo poiché siamo gli ideatori e pertanto possediamo l'esclusiva.

 


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